Si è aperta ufficialmente in data 14 /11/ u.s. la trattativa per il rinnovo del CCNL comparto delle Regioni- Autonomie Locali – Camere di Commercio presso la sede dell’Aran a Roma.
Il Presidente dell’Aran ha illustrato sommariamente i contenuti dell’atto d’indirizzo emanato dal relativo Comitato di Settore, evidenziando taluni aspetti significativi da dirimere nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale che necessitano di semplificazioni, in particolare rispetto a: istituti economici legati al trattamento economico accessorio, sistema di classificazione, costituzione dei fondi e specifiche soluzioni sull’area delle posizioni organizzative ed alte professionalità. Altro aspetto, posto in evidenza, la necessità di definire invece con maggior dettaglio per gli aspetti legati al personale, idonee soluzioni contrattuali legate al riassetto istituzionale di Città Metropolitane, Province, Camere di Commercio, enti di nuova istituzione ed in generale al fenomeno associato dei servizi pubblici locali. Si è auspicata quindi la possibilita’ di procedere con un tavolo unico che utilizzando parti comuni in discussioni sugli altri comparti possa celermente addivenire ad una condivisione complessiva dell’impianto.
La UIL FPL, apprezzando l’avvio dei lavori e la volontà di definire in tempi rapidi un accordo, ha ritenuto tuttavia rappresentare che l’attività di elaborazione e definizione del nuovo CCNL comporti per talune fattispecie degli approfondimenti tematici, in specifiche sessioni, con l’avvio di tavoli tecnici propedeutici alla stesura definitiva di un testo condiviso.
In particolare la Segreteria Nazionale ha condiviso la possibilità di utilizzare parti comuni in discussione sugli altri comparti in materia di relazioni sindacali e diritti individuali facendo salve le eventuali specifiche del Comparto, sottolineando le maggiori criticità e quindi, gli obiettivi e le priorità da affrontare nell’ambito del confronto, avuto riguardo a:
- le problematiche legate alla costituzione ed alimentazione dei fondi per la contrattazione decentrata ed alla semplificazione del sistema indennitario;
- la rivisitazione dell’ordinamento professionale;
- in merito al tema delle posizioni organizzative ed alte professionalità, che, nella proposta di parte datoriale, vengono riallocate a carico dei bilanci dell’Ente, ma con il meccanismo del recupero delle risorse dai fondi, abbiamo evidenziato al momento significative distanze;
- le proposte in merito ai festivi infrasettimanali, da noi ritenute assolutamente inadeguate;
- sulla istituzione delle Sezioni contrattuali con particolare riguardo alla Polizia Locale, elemento di notevole rilevanza ai fini della valorizzazione della specificità e peculiarità della categoria, permangono da anni elementi di forte criticità che dovranno essere analizzati e definiti con scrupolo, così come la disciplina di taluni settori dell’area educativa, scolastica, assistenza sociale e formativa attendono risposte organiche a partire dalla riclassificazione del personale interessato;
- è stata infine rappresentata e convenuta la necessità di costruire un sistema relazionale e normativo che sia in grado di assicurare la corretta riallocazione e valorizzazione del personale soggetto ai processi di riassetto istituzionale, con particolare riguardo al personale transitato od in via di transito alle Regioni, dalle Città metropolitane e dalle Province così come pure l’accorpamento avvenuto per le Camere di Commercio;
- necessario infine garantire adeguati strumenti contrattuali per Unioni e Servizi associati nei Comuni.
Al termine dei lavori, d’intesa con CGIL FP e CISL FP, si è convenuto di proporre nei prossimi giorni un testo base alla parte datoriale, che individui le criticità rappresentate dalle OO.SS. nel corso dell’incontro odierno e prospetti le possibili soluzioni da parte sindacale sulle annose questioni che attengono al comparto delle Regioni - Autonomie Locali – Camere di Commercio sommariamente oggi esposte.
L’impegno di tutta la Segreteria in queste settimane sarà massimo per dare risposte significative ai lavoratori dei comparti delle Autonomie Locali e della Sanità Pubblica.
“Il Governo non si può più nascondere dietro inutili scuse. Dopo la firma per la nuova ridefinizione dei comparti nella Pubblica Amministrazione, il Ministro Madia e tutto il Governo non hanno più alibi. Devono immediatamente convocarci per riaprire le trattative sul rinnovo dei contratti ad oltre 3 milioni di dipendenti pubblici, in attesa da oltre 7 anni.”Così Giovanni Torluccio, dopo il lungo incontro tra ieri e oggi tra ARAN e sindacati.
“Abbiamo concordato con il Governo la riduzione dei comparti da 12 a 4 per semplificare il sistema contrattuale e la rappresentanza, ma ora è il loro turno. Capiamo che il Governo adesso ha pesanti grane a cui pensare, ma non arretreremo di mezzo passo: abbiamo chiesto fin da subito un tavolo per rinnovare il contratto, per ammodernare la pubblica amministrazione, renderla più semplice e fruibile, al servizio dei cittadini”-continua Torluccio, che afferma “ i 300 milioni stanziati nella legge di stabilità sono uno schiaffo in faccia alla dignità di milioni di dipendenti che lavorano tutto il giorno a testa bassa con lo stesso stipendio di 7 anni fa.”
“Adesso –conclude Torluccio- vogliamo l’affermazione dei nostri diritti, un contratto equo, premi di produttività con criteri più selettivi ed obiettivi, una macchina pubblica in grado di dare risposte certe e celeri”.
Da giorni agenzie, giornali e Tv nazionali stanno dando risalto ai provvedimenti che la Ministra Madia intende portare avanti contri i furbetti del cartellino sulla questione “malattia”.Se le indiscrezioni venissero confermate, la UIL-FPL non si tira indietro rispetto ad un confronto su misure disciplinari per coloro che si assentano senza giustificazione dal posto di lavoro.
Lo dichiara in una nota il Segretario Generale della UIL FPL Michelangelo Librandi.
Gli episodi isolati di dipendenti “furbetti” devono smettere di fare notizia rispetto alla stragrande maggioranza di lavoratori che quotidianamente svolgono con passione e dedizione il loro lavoro, garantendo servizi di qualità ai cittadini. Chi sbaglia deve pagare, anche per rispetto dei colleghi che lavorano seriamente e che aspettano un rinnovo contrattuale da oltre 8 anni e dei milioni di giovani italiani preparati e disoccupati che potrebbero entrare nella Pubblica Amministrazione sbloccando naturalmente il turn-over.
D’altra parte, non vogliamo che ci si ricordi dei dipendenti pubblici solamente nei casi di calamità o di gravi situazioni evidenziando puntualmente il grande lavoro che svolgono i tanti infermieri, medici, vigili del fuoco, polizia di stato, polizia locale, protezione civile e volontari, che, come sempre, con la loro professionalità e serietà dimostrano il loro valore, sempre in prima linea e pronti a dare il massimo nei momenti di difficoltà.
Vogliamo, quindi, che si rispetti l’accordo del 30 Novembre per iniziare a trattare in sede ARAN tutti gli aspetti legati al superamento giuridico della Brunetta e al contempo procedere in maniera celere al rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici.
Non ci sottrarremmo ad un confronto serio sulla disciplina della malattia e su sanzioni disciplinari o licenziamenti immediati per i cosiddetti “furbetti del cartellino”, ma altrettanto seriamente vogliamo l’avvio immediato delle trattative per trovare modalità trasparenti ed efficaci di premiare i centinaia di migliaia di dipendenti pubblici che lavorano, per rinnovare i loro contratti e per avviare una nuova fase di relazioni sindacali, in cui la contrattazione riprenda il suo ruolo naturale per la disciplina del rapporto di lavoro.
Se ci sono le condizioni economiche e normative per riaprire la stagione contrattuale per il settore pubblico noi siamo disponibili a trovare un accordo che la possa realizzare in concreto.
La Ministra Madia ha fatto delle aperture nel question time al Senato, la Uil è pronta ad accogliere l’invito della Ministra e a concordare un testo che faccia, finalmente, dopo 7 anni, avviare i rinnovi per tutti i settori del pubblico impiego, anche accettando la sfida dell’innovazione.
Si faccia presto perché i lavoratori hanno già aspettato troppo!